Legno di canfora H620 x L400 x P410 mm Realizzato con legno di canfora proveniente da Ube, nella prefettura di Yamaguchi. Quest'opera è ricavata da un unico albero, senza unire i legni tra loro. Molte sculture e mobili in legno di grandi dimensioni si formano dividendo gli elementi che compongono la forma e unendoli insieme con il "metodo della giunzione". Questo perché il "metodo di giunzione" è ampiamente utilizzato come mezzo efficiente in termini di tempo e materiale per realizzare sculture e mobili in legno. Al contrario, la pratica di scavare un singolo albero per formare una forma può essere vista nell'antica "statua buddista a un legno" giapponese, negli "sgabelli" delle tribù dell'Africa occidentale e nei "pali totem" delle popolazioni indigene del Nord America. Questi antichi popoli consideravano gli alberi preziosi e sacri e credevano che gli oggetti scolpiti direttamente da essi possedessero un potere spirituale. In questa mentalità la creazione è un atto simile alla preghiera. Ho creato quest'opera ispirandomi a questi oggetti, che sono stati creati in uno stato primordiale in cui l'atto stesso di fare statue di Buddha, sgabelli e totem è uno "scopo", una "preghiera" e un "vivere". L'umanità ha acquisito saggezza e ha riempito il mondo di "mezzi" che continuano a guidare le strutture sociali alla ricerca dell'"efficienza". Laddove i "mezzi" ci hanno affogato e lo "scopo" e la "preghiera" sono diventati lontani, credo che tra non molto arriverà il momento in cui dovremo chiederci di nuovo "cosa desideriamo". Ho creato quest'opera con la speranza che, in quel momento, le opere modellate sui metodi di produzione praticati da antichi strati dell'umanità siano l'occasione per ricordarci "ciò che desideriamo".