Al di là dello shock della sua potente iconografia - il suo nero, la sua nudità, la sua ghirlanda di teschi e la gonna di mani mozzate, il sangue e le armi - si trova la personificazione della resilienza, convocata per cancellare tutto il male. Nelle sue mani c'è Vidyut Shakti, la forza fulminea della coscienza; l'intero universo si fonda sulla sua forza invincibile.
Kalika di Princess Pea rappresenta questo spirito sulla scia dei tempi in cui viviamo. Come potremmo immaginare una Kali contemporanea? Come occupa le nostre vite e le nostre case? L'artista si toglie l'avatar abbellito, per mettere a nudo il suo più grande potere - la cruda femminilità - il potere di fare e il potere di distruggere, per parlare in faccia al potere assoluto, alla misoginia, al sessismo; contro le opportunità sbilenche, il ritardo economico e il patriarcato; contro i compromessi, i crimini e una storia di silenzio, sistematico e non. Kalika resterà in piedi, Kalika chiamerà a raccolta e Kalika conquisterà.
Kali 2020, Legno, Macchiato con inchiostro nero, edizione di 500