Il bassorilievo di Nadine Hardy, realizzato interamente in bianco, cattura un momento di intenso scambio tra cinque sagome umane. Ogni figura sembra impegnata in una consultazione silenziosa, formando un gruppo compatto i cui corpi si distinguono sottilmente dallo sfondo grazie alle ombre che proiettano. L'uso esclusivo del bianco da parte dell'artista è una scelta deliberata. Questo unico colore crea un'uniformità e una purezza nell'opera, difficile da ottenere con altre tonalità. Il bianco, con la sua brillantezza e luminosità, illumina la decorazione e dona una freschezza senza pari. Evidenzia le forme e i volumi senza distrazioni, permettendo allo spettatore di concentrarsi pienamente sui dettagli delle sagome e sulle loro interazioni. I corpi, pur essendo discreti, rivelano una presenza marcata attraverso il gioco di ombre e luci, creando una profondità che dà vita alla scena. Questo contrasto sottile ma efficace rende le sagome quasi tangibili, invitando alla contemplazione prolungata e all'interpretazione personale della scena.