"Tiny Sedum Star" è una stampa fotografica fine art di Inna Etuvgi, che cattura la delicata bellezza di un piccolo fiore di sedum nelle foreste della Svezia. Questa immagine stilizzata, reimmaginata come un dipinto digitale ad acquerello, mette in evidenza l'ipnotica semplicità della forma del fiore, attirando gli spettatori in un mondo di colori vivaci e dettagli intricati. L'opera celebra come interi mondi meravigliosi possano essere nascosti nei più piccoli elementi della natura. Pubblicata sulla copertina del numero di dicembre 2020 della rivista Marika, la fotografia originale era andata perduta, ma è stata abilmente recuperata e trasformata in questa opera d'arte unica. I colori profondi e accattivanti e le texture morbide evocano un senso di meraviglia e ci ricordano la bellezza che si trova nei momenti quotidiani. Perfetta per i collezionisti d'arte, per gli appassionati di natura o per chiunque sia alla ricerca di un pezzo unico e incantevole per la casa, l'ufficio o l'arredamento dell'hotel, "Tiny Sedum Star" aggiunge un tocco di tranquillità e intrigo a qualsiasi spazio. Ogni stampa in edizione limitata è firmata, numerata e stampata dall'artista, a garanzia dell'autenticità e dell'esclusività. LA STAMPA: Stampa gicleè su carta Canson Fine Art + COA Questa fotografia è stampata in edizione limitata in alcuni formati; questa particolare offerta riguarda il formato con immagine di 29x38,5 cm, stampato in edizione limitata di 25 esemplari.Firmata, numerata e stampata dall'autore. Spedita arrotolata in un tubo di spedizione resistente (10 cm di diametro).
SULL'AUTORE:Inna Etuvgi, proveniente dalle coste russe dell'Artico, mette in luce il suo background tecnico come fotografa d'arte svedese. Il suo percorso artistico è iniziato nel 2020 e nel 2022 ha ottenuto il riconoscimento di finalista al Premio Arte Laguna 16. Nel 2023 ha ricevuto un'onorificenza per il suo lavoro. Nel 2023 ha ricevuto un'onorificenza dal Comitato svedese per le sovvenzioni alle arti. Le opere di Etuvgi sono presenti nel volume "Photography in the Visual Culture" 22/23. Affrontando la vita con l'afantasia, la mente di Inna non visualizza, ma pulsa di concetti, emozioni e sensazioni vivide. Usa la macchina fotografica non solo per esplorare il mondo, ma anche per esternare i suoi paesaggi mentali unici, rendendoli visibili.
Il critico d'arte Tabish Khan dice dell'arte di Inna: "il suo lavoro consiste nel trasportarci in altri mondi, sia reali che immaginari, ma sempre in armonia con la natura. Può avere una mente cieca alla visualizzazione, ma ha occhi e una macchina fotografica che catturano la bellezza dei mondi che il resto di noi spesso trascura e dà per scontati".