In questa serie, l'immagine è frammentata in forme irregolari, e ogni frammento è anche pinato nell'acrilico. L'intera immagine fotografica è tenuta in diversi livelli dimensionali. La frammentazione dipende dalla fisionomia e dalle linee del viso; queste sono le linee che fanno l'esperienza, guidandomi a fare il taglio. Una storia di vita segnata sul corpo dà vita alla decomposizione visiva.
Da un dialogo interno emerge un rapporto simbiotico tra forma e spazio, bellezza e dolore.
Si parla di vuoto, di frammenti perduti. La rappresentazione di queste immagini diventano allusioni all'identità femminile, all'esistenza e ai sentimenti, ma con un senso frivolo dove il corpo diventa pelle, il corpo diventa un oggetto, è un prodotto conservato -come una collezione di insetti-.