Penso alle mie opere come a inventari incompiuti di frammenti: disegni, dipinti, schizzi che si mescolano alle nostre esperienze quotidiane. Sono luoghi di improvvisazione in cui il costruito e il ready-made sono usati per mettere in discussione il nostro modo di costruire il mondo attraverso schemi e progetti. I miei allestimenti sono schematici e invitano lo spettatore a muoversi in uno spazio di speculazione. Mi affido ai nostri desideri di bellezza, semplicità e ai complicati intrecci della mente umana. Ho sempre trovato serenità e pazienza nel mio lavoro. La mia arte non è solo una semplice arte per me, è una miscela di amore, dedizione, passione e interesse che apre la porta a varie vie di fuga per trovare la pace interiore dentro di me.