Il dipinto raffigura due sciamani che suonano gli strumenti tradizionali dell'Asia centrale: il kobyz e il sazgen. L'opera è semi-astratta e figurativa, il che aiuta lo spettatore ad approfondire il significato del dipinto stesso, che si chiama "Il canto". La tavolozza dei colori è stata scelta in modo da far percepire il misticismo e il ritmo musicale degli strumenti. In alcuni punti la luce, in altri il buio: il giorno si intreccia con la notte, il silenzio con il rumore, la quiete con la musica. Questa musica parla di natura, dei suoni dell'erba della steppa e del silenzio delle montagne.