Il solipsismo è l'atteggiamento filosofico secondo il quale il soggetto pensante non può affermare che la propria esistenza individuale in quanto ogni altra realtà si risolve nel suo pensiero. Il solipsismo radicale predica che tutto ciò che posso conoscere del mondo è dentro la mia testa. Per il soggetto, tutto ciò che può conoscere di un oggetto esterno è la sensazione che questo oggetto gli dà e l'immagine mentale che ne deriva: dalle sensazioni si genereranno idee e dalle idee si produrranno immagini.
Secondo Cartesio non possiamo sapere con certezza, se ci affidiamo solo ai sensi, che la realtà esterna esiste davvero.
L'idea del solipsismo è quindi che non possiamo dimostrare l'esistenza di cose esterne e che, di conseguenza, l'unica realtà che possiamo affermare di conoscere è quella delle nostre idee.
Secondo J. Locke, invece, se le nostre sensazioni sono passive, cioè le riceviamo dall'esterno e quindi non le creiamo con la nostra mente, significa che necessariamente ci deve essere qualcosa di esterno che mi dà quelle sensazioni.
La concordanza tra soggetti che vedono lo stesso oggetto, anche se con lievi differenze, potrebbe dimostrare l'esistenza di una materia esterna.
Ci sono elementi della fisica quantistica che non possiamo vedere a causa del principio di indeterminazione di Heisenberg:
se io fossi l'inventore di tutto ciò che percepisco, sarebbe difficile spiegare l'imprevedibilità dell'osservazione della fisica quantistica.
Questo basterebbe a scardinare il solipsismo, anche se a livello filosofico continuerebbe a essere molto difficile dimostrare l'esistenza del mondo esterno.
Avere gli occhi del filosofo, quindi, significa vedere le cose al di fuori dei pregiudizi che la società ci impone, per vedere quanta complicata bellezza c'è sotto la presunta semplicità di questo mondo.
Come espresso da buona parte della mistica orientale, la verità può risiedere solo dentro di noi e mai fuori.
Il solipsismo, nella sua accezione più positiva, ci dà nuovi occhi, quelli dell'essere solitario, utili per cercare i tesori nascosti (spesso perduti) dentro di noi.