Il dipinto raffigura Simargl, il possente guardiano delle radici dell'Albero della Vita, metà cane e metà uccello, che incarna la forza del suolo e della vegetazione. È l'incarnazione della "bontà armata", ornata di artigli e zanne che sottolineano la sua natura protettiva. L'espressione dei suoi occhi è piena di speranza ed entusiasmo, cercando di risvegliare questi sentimenti nei cuori di coloro che contemplano l'opera. Il dipinto ricrea un'immagine quasi dimenticata, velata dagli strati profondi di antiche credenze. Queste intuizioni rivelano la loro attualità, contribuendo al moderno popolo ucraino nella sua lotta per la libertà e l'autodeterminazione.