Approfittando degli ultimi giorni di questa estate sono andato al mare a Calpe, ho trascorso l'intero pomeriggio sulla spiaggia, al tramonto, ho nuotato fino alla boa dell'ancora, quando ho alzato lo sguardo ho visto il sole in mezzo alle montagne che offriva i suoi ultimi raggi di luce, un grande bagliore che stava svanendo dietro la montagna, fluttuando sono rimasto per qualche minuto a registrare nella mia memoria quel momento, imparando la luce, il suo modo di influenzare il paesaggio, "dipingendo con gli occhi", il controluce della finestra della barca, il bagliore che offuscava la montagna, la luce sul mare placido, i piani più lontani arrossati dal percorso dei raggi del sole. Poi, quando sono arrivato in studio, ho iniziato a trascrivere la mia nota di memoria, ho ricreato quell'immagine che svanisce e che non può essere fissata per tanto tempo in un'immagine mentale, mi sono affrettato a prendere appunti, dettagli, ricordi di questo momento, che si ripeteva come un viaggio in quella memoria passata. In seguito, ho deciso una tavolozza per eseguire il lavoro su tela, non ho fatto tante deviazioni all'atto di dipingere sulla tela, mi sono gettato a rappresentare quel momento come chi si getta nelle calde acque estive.