Si tratta di un piccolo lavoro a pennello di 40-50 cm in uno stile piuttosto grezzo, più emotivo che tecnico. Il quadro aveva dei nomi di lavoro, Solitudine, poi Insonnia, ma ho comunque deciso che si trattava di una "Domanda". Quante volte una persona ha nel cuore della notte, all'improvviso, una domanda che non le permette di addormentarsi. E probabilmente la più terribile è: "Com'è possibile che io sia solo?". Forse, attraverso questa immagine, l'autore esprime le paure nascoste che vivono nel subconscio di ogni persona. Dobbiamo ricordare che la solitudine è una conseguenza della nostra intolleranza, delle azioni sconsiderate, dell'orgoglio, dell'avidità e di tutti gli altri peccati. Amate e prendetevi cura di chi vi sta vicino!