Il dipinto "Le figlie di Salpaad" è stato pensato come una conclusione della serie "Donne in difficoltà", ripensando ad alcuni personaggi femminili biblici la cui storia non è così lineare. All'inizio mi sono ispirata al fatto che alcune giovani donne, vissute migliaia di anni fa in una cultura androcentrica molto rigida, hanno trovato il coraggio di alzare la voce e di difendere i loro diritti alla proprietà della terra. Perciò inizialmente ho pensato che il dipinto riguardasse cinque ragazze forti con un po' di spirito di denuncia. Tuttavia, qualche giorno dopo aver iniziato il lavoro, è scoppiata la guerra in Ucraina e il mondo è stato scosso dalle notizie di terribili crimini di guerra come quelli di Bucha e di altre città ucraine. Ero uno di quelli che hanno perso il senso della realtà e non ho potuto fare a meno di piangere di rabbia impotente per molte settimane prima di poter continuare fisicamente a dipingere. E quando finalmente l'ho fatto, le mie ragazze di Salpaad hanno subito involontariamente ma inevitabilmente alcuni cambiamenti nelle loro sembianze. Potete vedere il dipinto come le ragazze di Salpaad o di Bucha, ma chiunque siano, la mia posizione rimane la stessa: se osiamo definirci esseri umani civilizzati, allora dovremmo essere tutti d'accordo sul fatto che essere più deboli e diversi non dà alcun diritto a un altro di abusare della propria posizione di forza.