Quest'opera può essere letta come se fosse un'allegoria; facciamo la lettura dall'alto verso il basso. Il cielo è degradato, albeggia con una rottura di nuvole che non coprono il sole, perché il sole è il mio SELF interiore, la mia anima artistica che lascia intravedere per simulare che c'è, che è luce e che comincerà a brillare e illuminare tutto ciò che si trova sulla sua scia.
Più in basso, nell'ultimo piano, vediamo le montagne che simboleggiano tutte le difficoltà che ho affrontato nella vita; tuttavia, su un piano inferiore un fiume le attraversa, poiché io corro attraverso quelle difficoltà come un fiume che scorre, un fiume che finirà sempre alla sua destinazione. Appare un ponte, è il ponte delle mie emozioni, perché anche avendo la mia visione positiva, sono umano e come tale è necessario accettare che entrerò continuamente in situazioni felici e facili (giardino) e altre difficili (montagne); ma sì, accettando quello che è e guardandolo con calma, come il flusso inevitabile di un fiume.