Lo spettatore vede una donna-uomo. Non una donna-oggetto sessualizzata, alle cui interpretazioni pittoriche siamo così abituati che non notiamo più la nostra percezione di una donna nell'arte. Qui vede una donna così com'è.
La sua nudità non è il tipo di nudità che celebra la forma del corpo e il sex appeal. Qui la nudità è la mia occasione per sottolineare che anche stando nudi, si può rimanere liberi nelle proprie manifestazioni, forse esteticamente non abituati. Anche essendo nudi, non è necessario essere un oggetto di sesso.
Una donna si siede in una posa aperta, senza esitazione e senza enfatizzare nulla di ciò che la natura ha dato al suo corpo. È libera, sicura di sé e prende posizioni in relazione alla vita basandosi unicamente sulla propria comodità.
Nelle sue mani c'è una vagina, la stessa parte integrante del corpo del naso. Tuttavia, è la sua donna che è costretta a proteggere dalla società, così spesso in senso diretto (violenza sessuale), e quasi sempre in senso figurato (oggettivazione delle donne, molestie, pensiero stereotipato sulle donne, il loro ruolo nella famiglia/società, la loro mente, ecc.)
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- olio su tela su cartone
- il dipinto è coperto da una vernice protettiva con rivestimento UV
- il dipinto è accompagnato da un certificato di autenticità
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