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Si dice che il Carnevale di Venezia sia nato da una vittoria della Serenissima Repubblica contro il Patriarca di Aquileia, Ulrico di Treven, nell'anno 1162. In onore di questa vittoria, la gente iniziò a ballare e a riunirsi in Piazza San Marco. Nel XVII secolo, il carnevale barocco fu un modo per salvare l'immagine prestigiosa di Venezia nel mondo e fu molto famoso durante il XVIII secolo: incoraggiava la licenza e il piacere, ma serviva anche a proteggere i veneziani dall'angoscia per il tempo presente e futuro. Tuttavia, sotto il governo del re d'Austria, la festa fu bandita completamente nel 1797 e l'uso delle maschere divenne severamente vietato. Ricomparve gradualmente nell'Ottocento, ma solo per brevi periodi e soprattutto per feste private, dove divenne occasione di creazioni artistiche.
Dopo una lunga assenza, il Carnevale tornò ad essere attivo nel 1979: il governo italiano decise di riportare in auge la storia e la cultura di Venezia, e cercò di utilizzare il Carnevale tradizionale come fulcro dei suoi sforzi. La riqualificazione delle maschere iniziò come ricerca di alcuni studenti universitari veneziani per il commercio turistico. Oggi, circa 3 milioni di visitatori arrivano a Venezia ogni anno per il Carnevale. Uno degli eventi più importanti è il concorso per la maschera più bella, che si svolge nell'ultimo fine settimana del Carnevale ed è giudicato da una giuria di stilisti e costumisti internazionali.