L'opera è un'allusione alla lenta agonia che sta subendo l'ara, un uccello già a rischio di estinzione. La donna, anch'essa simbolo di Madre Natura, piange la morte di una delle sue figlie mentre la culla, sullo sfondo si distingue una massa di alberi, ridotti, dato che la scomparsa del loro habitat è ciò che sta motivando la loro scomparsa e nel primo termine si osservano diversi piccoli teschi di ara, che si riferiscono al tempo in cui ciò è avvenuto.