The River

Concetto

Prima di tutto, nella mia arte, esploro la natura umana. Pensieri, sentimenti e reazioni di una persona al tema che ho scelto. A volte, questa affermazione può riguardare un sentimento particolare o un insieme di sentimenti. Ho studiato indipendentemente la psicologia (sulla base delle opere di L. S. Vygotsky) ed ero particolarmente interessato alla psicologia non verbale. È così che ho iniziato la mia carriera di artista, cercando di ritrarre le reazioni in modo artistico.
Ho scelto il simbolismo, il surrealismo e l'avanguardia come strumenti principali, una sorta di base su cui ho cercato di creare il mio stile unico. E soprattutto la grafica, perché mi piace la sua accuratezza. Inoltre, sono in qualche modo entusiasta dell'irrimediabilità nella grafica. A differenza della pittura, nel lavoro grafico (trama pensata e figurativa) ci sono momenti in cui posso fare un errore irreparabile. Così ogni lavoro, per me, è in qualche misura un rischio, un gioco di fragilità.
Spesso, uno degli strumenti che scelgo è una penna gel. Perché con essa si può creare una texture nei punti su cui dipingo. La direzione del tratto, i solchi sulla carta, tutto ha un significato compositivo. Purtroppo questo si può vedere solo dal vivo. La foto non lo trasmette bene.
Mi sforzo di fare in modo che lo spettatore possa seguire la composizione all'interno dell'opera, in modo che lo attiri e crei movimento. Per esempio, nell'opera "Dances of the Spirit", la composizione conduce lo spettatore dall'angolo in basso a sinistra direttamente in alto a destra, poi crolla in basso e ritorna dolcemente all'inizio.

Per riassumere, cerco di sezionare l'emotività delle persone con il mio lavoro e faccio in modo che ogni opera non sia univoca nel suo significato. In modo che lo spettatore possa riaprirla ripetutamente e godere di queste scoperte.