Tempo limitato Questo dipinto a olio "Neo Deco - 30-07-23" è un'elaborazione del mio disegno a matita di grafite "Art Deco - 23-08-22". Come artista, il mio tempo sulla terra è limitato rispetto al diluvio di idee che voglio ancora elaborare. A questo proposito vorrei parafrasare un critico d'arte (credo). "Le idee sono come i conigli: quando ne compri una e poi un'altra, presto ne avrai dieci". Questo è vero. Il fatto è che c'è meno tempo per creare un quadro rispetto alla tempesta che ho cucinato come disegnatore. Quasi perfetto Perché questo allora? Perché mi piaceva il concetto. Soprattutto l'audacia con cui ho creato il disegno mi ha convinto a provarlo con la pittura a olio. Per esempio, ho esagerato i piani evidenziati per rafforzare il ritmo tonale complessivo. Inoltre, i piani estrapolati all'esterno del corpo dividono lo spazio negativo in modo piacevole. Considero quindi la composizione perfetta, in quanto non riesco a pensare a una migliore. La perfezione, ovviamente, non è qualcosa che si può raggiungere. Salvador Dalì sarebbe d'accordo. Schema di colore Ero particolarmente interessato a quale schema di colori avrei potuto utilizzare per la scena. Ultimamente mi piace usare il Perylene Black di Winsor & Newton. A prima vista sembra proprio il più nero dei neri che abbiate mai visto. Mescolato con il bianco, fornisce un perfetto fondo verdastro. In passato ho usato anche la terra verde o l'ambra verde. Anche queste possono apparire un po' fioche, per non parlare della consistenza granulosa e trasparente. Il perilene mi offre la consistenza perfetta e, per le tonalità della pelle, è in grado di creare un aspetto perfetto. Ecco quindi un'imprimitura verdastra. Ben presto nella mia mente sono apparse le visioni della terra di Pozzuoli e dei pigmenti rossi pompeiani. Questi sono stati i primi colori, quasi complementari, che ho inserito. Di certo il dipinto non era destinato a trasformarsi in un'altra esplosione di colori saturi. Fase finale Non insoddisfatto del risultato preliminare, lo lasciai affondare. Subito dopo ho visto che avrebbe avuto bisogno di un po' più di vivacità. Così ho ampliato lo schema con il duo luminista viola e giallo. Mi è sembrato il colore perfetto per la danza. Nella fase finale ho immaginato il Signore Shiva che esegue il Tandava. Purtroppo per me è un uomo e io ho raffigurato una donna. Altrimenti il dipinto avrebbe preso il nome corrispondente. La struttura planetaria, tuttavia, si riferisce a quella danza cosmica. È venuto fuori per capriccio, proprio alla fine. Penso che la rotondità offra un bel contrasto con la danza dinamica, per quanto resa in modo lineare. Quasi un po' una presa in giro. D'altronde, non c'è niente di più noioso che esprimere movimenti rotondi con forme rotonde, non crede? Olio su lino (60 x 80 cm) Artista: Corné Akkers