Carta di lino con pelle di nuvola, vernice suiboshi, pigmenti minerali.
Il titolo è una combinazione delle parole 'stop' per un orologio che si ferma e 'death' per una creatura vivente, entrambe pronunciate 'shi' se lette in giapponese.
Un orologio che si è fermato può essere riavviato mettendo delle batterie, ma la vista di un orologio che ha funzionato per anni o decenni ma si è fermato sembra effimera. Inoltre, la 'morte' di un organismo è una cosa spaventosa, ma è proprio a causa della morte che ora cerchiamo di vivere, e quindi mi sembra una cosa fugace e bella.
È bello quando non pensiamo all'arresto come qualcosa di triste, ma come qualcosa che è accaduto per la trascendenza della vita e del tempo finora. Ho creato questo film nella speranza di poter condividere questi pensieri con lo spettatore.