Da bambino baciavo le ragazze. Mio padre mi sgridava spesso perché non lo voleva. Aveva intenzioni egoistiche e malvagie. Soffrivo di ansia sociale, che mi lasciava frustrato e confuso. L'assenza di amore portava al ridicolo e al bullismo. Ero sola nella vita e nessuno mi avrebbe insegnato nulla. Ignara, mi sono adattata per proteggermi dal male. Ho condotto una vita dura e ignorante. Molti anni dopo ho affrontato una grave depressione, ho seguito una terapia professionale, ma sentivo che la vita era senza speranza e sono andata in pensione anticipata. Si può osservare il volto di una donna tribale africana. Sono belle per la loro pelle bruna e le grandi labbra, oltre che per i motivi tribali che evocano una vita impavida, semplice e tranquilla di libertà. Gli oggetti appuntiti emergono dal cervello, indicando che l'ansia riempie e domina la mia vita. Per riparare il mio cervello dall'ansia, devo affrontare le mie paure, un processo che può durare tutta la vita. Le parole esprimono la mia frustrazione per il fatto di vivere in un mondo costruito da esseri umani malvagi, non da esseri umani buoni come me. Erano tutti cattivi con me; non volevano che mi divertissi e che piacessi alle donne. Vedo anche uomini senza ansia che sentono il bisogno di mentire o di presentare un aspetto falso nella speranza che le donne pensino che sono forti e li contattino per fare sesso. Invece, evitano di farlo, temono il rifiuto e si sentono come piccoli esseri che non sono carini e affettuosi, ma piuttosto egoisti e cattivi. Le linee e i punti vicino ai miei occhi rappresentano le mie emozioni di ansia e riluttanza quando vedo donne adorabili e la mia rabbia, frustrazione e turbamento quando vedo esseri umani che mentono su chi sono. Non agisco in questo modo nel mio mondo carino, onesto e amorevole. Il cuore indica che l'amore è la chiave della mia libertà, della mia gioia e della mia vita tranquilla e facile con le donne.