[glaciares] è un progetto incentrato sulla natura delle formazioni complesse che nascono dal libero arbitrio della materia fluida.
La sperimentazione formale si sofferma sull'esplorazione della psicologia del colore della pittura fluida e sull'osservazione delle fusioni casuali e delle reazioni chimiche che avvengono quando si aggiungono certe sostanze. Queste reazioni chimiche danno vita a topografie che creano formazioni di rilievo su piccola scala simili a vedute della terra. Questo perché la natura della materia fluida funziona allo stesso modo, sia in grande che in piccola scala, lavorando in sequenze frattali e organizzando forme inestricabili che mostrano la bellezza di lasciare che la natura lavori a modo suo; la magia dell'inaspettato, la bellezza nel caos, e l'incapacità di controllare ciò che vive secondo le regole del pericolo.
Mi interessa la percezione sensoriale, e la poesia emotiva suscitata nello spettatore che si perde dentro un'esperienza cosmica, che prende in considerazione 4 concetti contrastanti: caos e serenità, movimento e calma.
Mi interessa esplorare la tensione calmante provocata da questo contrasto di calma e movimento, di caso e di tentativo di controllo su tutto, di informazione schiacciante di fronte a una presenza pacifica che impregna la tela.
Il movimento costante è inciso in ognuna delle onde fluide, in un eterno sviluppo senza ritorno, in cui tutto scorre e si evolve. Viviamo in un flusso costante di tempo, inconsapevoli dell'incertezza del cambiamento costante della vita, che cerchiamo costantemente di controllare. La verità è che non abbiamo potere su quasi niente, la vita è un costante lavoro in corso senza fine e la sua casualità e il cambiamento dei piani ci mettono di fronte a una realtà: ciò che non controlliamo, dobbiamo lasciarlo andare.