**"Il mio roseto "** C'era una volta un'artista che viveva in un piccolo villaggio circondato da vasti prati e fitte foreste. Ma ciò che amava di più era il suo roseto. Questo giardino era diverso da tutti gli altri: le sue rose non fiorivano in morbide tonalità pastello, ma brillavano di un vivido magenta, un colore così intenso da sembrare quasi ultraterreno. Ogni mattina, lei passeggiava nel suo giardino, toccando delicatamente i petali vellutati e ascoltando i silenziosi sussurri delle rose. Non parlavano a parole, ma con un ronzio sommesso che risuonava nel profondo della sua anima. Le parlavano di venti provenienti da terre lontane, di stelle che vegliavano su di loro dal cielo notturno e di antichi sogni assopiti nelle radici della terra. Una notte, sotto la luce della luna piena, quando il giardino era immerso nell'argento, l'artista notò qualcosa di inaspettato. Tra i cespugli di rose cominciarono a formarsi strani cerchi, vorticosi disegni di luce e ombra che si increspavano sul terreno. Questi cerchi brillavano dello stesso magenta magico delle sue amate rose, volteggiando come in una danza segreta tutta loro. Affascinata da questi misteriosi cerchi, l'artista iniziò a catturarli sulla tela. A ogni colpo di pennello, sentiva l'energia di queste forme vorticose passare attraverso di lei, fondendosi con il suo spirito. Le linee bianche e grigie che dipinse erano le tracce dei sogni lasciati dalle rose, come se stesse catturando il battito stesso del giardino, il suo movimento senza fine, la sua costante trasformazione. Il quadro che creò lo chiamò *"Il mio giardino di rose "*. Non era solo un quadro, era una porta verso un altro mondo, un mondo in cui i confini tra la realtà e la fantasia si confondevano, in cui le rose danzavano con il vento e i cerchi parlavano il linguaggio dei sogni. E così, il quadro rimase appeso nel suo studio, silenzioso custode del segreto del suo giardino. Chiunque lo guardasse ne percepiva il potere, ma solo l'artista sapeva che era più di semplici colori su una tela: era l'impronta della sua anima, catturata nei cerchi vorticosi del suo giardino magico.