La Galerie de Rockefeller à Tokyo

Concetto

L'estetica di Moore Rockefeller ruota attorno al raggiungimento di forme pure su uno sfondo monocromatico. Il gioco della luce che si riflette sui colori metallici crea un senso di spazio e di silhouette.
Utilizzando la pittura e i colori cangianti, l'artista trasforma il corpo umano, ispirandosi al collage e alla scultura. Nel suo lavoro, disegno e colore sono inseparabili. Ogni linea, curva e colore piatto contribuisce alla creazione di una forma, che viene ulteriormente valorizzata dall'interazione e dalla combinazione dei colori. La sua tavolozza, composta da colori metallici, si evolve in vari modi, generando forza ed energia, diventando infine la sua firma stilistica. "La mia intenzione non è quella di rappresentare un corpo idealizzato e stereotipato, poiché riconosco la diversità dei corpi. Sono interessato esclusivamente alle manifestazioni della vita e alle loro forme, che trascendo attraverso l'uso di elementi corporei, silhouette scolpite e nudità astratta. Le pennellate diventano l'architettura del corpo. Le forme astratte proiettate sui corpi dei miei soggetti possiedono una dimensione pop, come icone erotiche radicate negli anni Duemila. Sono un'ode alla femminilità, alla donna autonoma, autentica e liberata. Lavoro istintivamente, guidata da emozioni e vibrazioni, come una fusione con la vita stessa. Ogni linea corrisponde a un'idea. Il corpo, con la sua plasticità e sensualità, sembra occupare l'intera tela. Le proporzioni variano a seconda delle dimensioni della tela e la costruzione si sviluppa in modo organico. Modello il corpo umano con un coltello e con esplosioni di colore, simulando la metamorfosi in esplosioni di vita. Da questa energia nasce una sensazione sul momento. La grafica, l'intensità di ogni pennellata e i materiali si armonizzano e si articolano in una figura astratta unica. Attraverso questo processo, aspiro a ottenere una trasposizione estetica della mia realtà". A.M. Rockefeller (febbraio 2014).