Pittura elaborata a partire da un'improvvisazione libera. Action painting con musica di Clogs. Quel ragazzo in cima alla montagna sembra venire a dirci qualcosa, è in grado di discernere il rumore della realtà. Come i primi ominidi in 2001 Odissea nello spazio, ancora non capiamo il monolite, forse quel ragazzo in cima può spiegarci qualcosa. Storie del presente, del passato e del futuro. Canzoni che sono state suonate e hanno lasciato il segno, frammenti di cose, tutto tagliato, tutto fuori posto. Natura, città, antichità, modernità... esseri persi in mondi che non sono i loro.
Il tutto passato attraverso il filtro di un sogno e costruito su un muro segnato dai graffiti e dal passare del tempo, in una grande città.
Una pittura gestuale, intuitiva, che lascia che le cose accadano e si affida a ciò che appare. Sfruttare l'incidente e accettarne le conseguenze. L'ignoto, ciò che ci sfugge... La natura, l'antichità, il terreno e lo spirituale. Il bisogno di raccontare, di lasciare un segno, di capire il mondo, che è sempre moderno e antico. Niente ha molta importanza... Lavorare con uno sguardo perso...