Cosa sappiamo veramente della nostra prima madre e del nostro primo padre? Il nostro legame con loro è importante, come indicano la loro posizione e l'uso della vernice dorata. Le figure sono posizionate al centro della tela, rivolte verso lo spettatore. Tuttavia, anche il loro legame con noi è tenue. Sono circondate da un disegno statico in bianco e nero e i loro occhi assomigliano a pietre opache. Sembra che appartengano a un'epoca così lontana dalla nostra che non riusciamo a immaginare la personalità dei primi homo sapiens.
In questa re-immaginazione, le espressioni dei loro volti trasmettono un senso di tristezza o disillusione, suggerendo il peso della conoscenza e dell'esperienza. Nonostante la vicinanza e la sovrapposizione delle forme, i loro sguardi non si incontrano, suggerendo un distacco o una tensione nel loro rapporto. L'opera è dominata da toni scuri e terrosi con accenti vibranti di rosso, blu e oro. Lo sfondo cupo crea un senso di mistero e ambiguità, mentre i colori più brillanti attirano l'attenzione su caratteristiche specifiche come gli occhi e la bocca. L'uso dei pennarelli aggiunge interesse visivo, introducendo elementi lineari e motivi grafici che contrastano con lo sfondo dipinto. È come se Skyler ci ricordasse che tutto ciò che rimane di loro è una serie di contorni, come le storie che la Bibbia ci racconta sui primi individui della nostra specie. Passando allo stile della loro rappresentazione, il viso allungato e gli occhi spalancati di Eva trasmettono vulnerabilità o un senso di abbandono, mentre l'espressione stoica e la mascella prominente di Adamo suggeriscono forza e forse insensibilità. Anche Eva ha tratti allungati, quasi simili a una maschera, con occhi grandi e insondabili e una forte enfasi sulle labbra. La Bibbia suggerisce che Eva dica ad Adamo qualcosa che, nella ricerca della saggezza o del potere, li mette entrambi nei guai. La figura a destra (Adamo) ha lineamenti più sommessi e distorti, con un'enfasi più chiara su un orecchio. Eva è rappresentata come una figura più complessa e sfaccettata, al tempo stesso seducente e apprensiva, mentre Adamo appare più passivo ed enigmatico. Questa inversione dei ruoli tradizionali incoraggia gli spettatori a mettere in discussione la narrazione biblica e i presupposti di mascolinità e femminilità.
Il modo in cui Skyler ha decostruito e riassemblato i loro volti con elementi diversi (pennarelli, vernice e tratti disarticolati) sonda i temi dell'identità, della frammentazione o anche della natura incompleta dell'umanità. Eva e Adamo, e per estensione gli individui moderni, sono esseri imperfetti, in continua evoluzione o cambiamento. Di conseguenza, è probabile che anche le nostre immagini dei primi esseri cambino.