Quest'opera apre una riflessione su una nuova mitologia del XX secolo, ispirata all'esplorazione spaziale. Si tratta di Yuri Gagarin e Valentina Terechkova, il primo uomo e la prima donna a volare nello spazio, come Adamo ed Eva della nuova era cosmica. L'artista sperimenta i codici culturali: la pittura degli affreschi e delle icone, le maschere indigene, la pittura dell'avanguardia russa, l'illustrazione scientifica degli atlanti astronomici. Il testo riproduce le parole di Gagarin: "Guardai l'astronave con la quale avrei intrapreso un viaggio senza precedenti. Era bellissima, più bella di una locomotiva, di una nave a vapore, di un aereo, di tutti i palazzi e i ponti del mondo. Pensavo che la sua bellezza sarebbe stata immortale. Avevo davanti a me non solo una straordinaria creazione tecnologica, ma anche un'impressionante opera d'arte. "Ero malato di qualcosa che non ha nome tra gli uomini d'arte: la nostalgia dello Spazio" Parole chiave: blu scuro, oro, bianco, ritratto, cosmico