La serie "Temperature" a cui ho lavorato negli ultimi anni è motivata dall'ispirazione data dal colore "rosa". Ho letto da qualche parte che le donne sono attratte dal colore rosa a causa dei "ricordi dell'era dei cacciatori-raccoglitori". Le donne, che erano principalmente raccoglitrici, erano solite nutrire se stesse e le loro famiglie cercando con i loro occhi sanguigni fiori e frutti tra gli alberi verdi. La teoria è che "il rosa è il colore di quei fiori e frutti". Non so se sia vero o meno, ma mi chiedo se questo ricordo lontano mi abbia fatto scegliere questo colore. Durante l'uso ripetuto del rosa, mi sono resa conto che non è solo l'immagine di fiori e frutti, ma anche il colore della pelle, della carne e del corpo. Credo che la nostra sensibilità, che forse abbiamo ereditato dai nostri lontani antenati cacciatori-raccoglitori, ci faccia percepire la vivacità della vita e la vitalità di questo colore. Un altro elemento importante è l'uso di un tessuto di poliestere traslucido come supporto dell'opera. La metafora del quadro come "finestra" o "prospettiva" e l'uso di un tessuto materialmente traslucido potrebbero essere in contrasto tra loro. Tuttavia, sto cercando di creare una sinergia tra lo spazio come illusione pittorica e l'uso del tessuto traslucido, che dà un senso di profondità grazie alle sue proprietà materiali. In questo modo, mi propongo di creare un mio spazio pittorico unico. Per cominciare, sono fortemente attratto dalle texture traslucide. Mi ricordano fortemente il "kinka-sugar" offerto alle bambole, che amavo da bambina e da cui ero affascinata con un forte senso di desiderio. La traslucenza esercita su di me un'attrazione irresistibile che non riesco a togliermi di dosso. Queste sono alcune delle motivazioni che posso esprimere per il mio lavoro attuale, ma sento anche che il fascino del campo della pittura astratta risiede nell'inesprimibile. Spero che il mio lavoro sia un catalizzatore per la libera immaginazione, l'avventura e la reminiscenza per lo spettatore.