Gli angeli di Kloska sono composizioni stupefacenti sul tema dell'angelo visto come una leggera energia vibrante con forma umana. I suoi dipinti, con un approccio così originale, sono assolutamente sorprendenti per l'osservatore, guidandolo in modo morbido verso una profonda mediazione sulla nostra condizione spirituale umana. Descrizione dell'arte Pittura: Acrilico su tela. dalla serie IL LIBRO DEGLI ANGELI : " L'attesa - Composizione 222 " acrilico originale su tela tesa dimensioni: 60 x 80 cm / il dipinto è verniciato per proteggere i colori nel tempo LA SOMMA DEGLI ANGELI ... Ovidiu Kloska, un tecnico, non permette che la sua professione venga alla luce. La sua presenza è perfettamente modellata ed è aperta al dialogo sostanziale e non convenzionale. È un pittore e un poeta allo stesso tempo. Da un altro punto di vista, il razionalismo implicito nell'ingegneria si ritrova solo quando si naviga in internet e si firmano le sue e-mail con l'eccitante formula I AM KLOSKA. Per il resto, abbiamo a che fare con uno spirito libero, aperto verso il cielo della fantasia, dove la presenza di angeli gladiatori regna su lucide insonnie e si trasforma in quadri insoliti. L'esercizio e l'esibizione nelle moderne tecniche di design pubblicitario gli procurarono fama e tutto ciò lo trasformò in promotore della pittura. In realtà, poeta travestito da pittore, Ovidiu KLOSKA vuole proporre all'uomo moderno un altro modo di immaginare, in modo che gli elementi comuni della pittura tradizionale non trovino più posto. Non rifiuta i classici, ma non li venera nemmeno con infinita devozione. Si sente, in tutto e per tutto, un uomo libero. Il suo tocco personale su ogni immagine deriva da tutto questo e si concentra quasi esclusivamente su uno specifico concetto astratto. La sua mostra a Focsani sembrava la perfezione dell'iniziazione all'angiologia, la presenza degli angeli e la loro vita che punta all'ineffabile, all'allontanamento mentale dalla gravità. È da qui che nasce l'idea dell'angelo, da un punto di vista teologico e artistico. Non è interessato a inutili e interminabili discussioni sul genere degli angeli, come i precedenti, ma solo alla popolazione di angeli che vivono nell'intervallo. L'intervallo è in realtà lo spazio tra Dio dentro di noi e Dio fuori di noi. Il nostro angelo custode diventa l'elemento dominante del dipinto, in diverse situazioni. Gli sguardi di Kloska su questo tema sono originali e portano all'insonnia. Per lo più quella dello spirito che esce dalle convenzioni per proporre un altro modo di negoziare con il sacro e l'eterno. Spirito animato da domande insolubili, va in profondità con ogni pezzo sulle terre delle illusioni. Non emette sentenze, ma ci invita a viaggiare nelle zone volatili della finzione e del mistero. Kloska non dimentica mai da dove è partito e non si trattiene dall'affermare che a volte è attraversato dalle seduzioni del delirio. Sta parlando con gli angeli. In una composizione dall'aspetto barocco e senza clamori, molto ben articolata.