Anima, 150 x 108 cm. Acrylic on tin.

Concetto

La mia pratica integra la teoria dei colori di Kandinsky, con questo concetto di necessità interiore e si ispira a Soulages per la sua relazione con l'astrazione. L'arte che pratico in SA e che "è venuta fuori così", con colori sempre legati alle mie emozioni, all'esperienza personale della vita, la produco per istinto e nel momento. Resine, vernici per automobili e altre vernici metalliche, mi offrono uno spettacolo magistrale quando si asciuga, quando le texture sono congelate.
Questo delizioso duello, questo rapporto alchemico, mi permette di vivere la sua arte al massimo, in una felice unione di vari prodotti (a volte pericolosi), per andare finalmente verso la purificazione.
A poco a poco, esco dalla mia pittura automatica (dopo la scrittura del mio libro di memorie) per dare spazio e tempo alla pittura analitica; per sapere cosa dipingere, cosa usare, per ripensare i miei supporti. Dopo di che riduco la mia lista di ingredienti e mi allontano dalla pittura ad effetto. La mia tavolozza è deliberatamente diminuita. I suoi colori sono diluiti con acqua e materializzano la cancellazione. I prodotti chimici intervengono solo come testimoni del lavoro compiuto, attraverso alcune tracce strutturate.