Ho progettato per anni di creare un quadro intitolato "Il musicista di jazz". Non ho iniziato a lavorare con quel titolo in mente, ma mentre il quadro cominciava a svilupparsi ho visto ciò che stava prendendo forma - un'immagine del potere della musica (il jazz in particolare) di richiamare emozioni profonde dalla mente inconscia dell'ascoltatore. Ho anche scoperto che stavo incanalando un'idea che ricordavo da una storia che mi colpì da ragazzo - "Black Man with a Horn" di T.E.D. Klein, una visione magistrale dell'orrore cosmico. Lì, come qui, un sassofonista jazz potrebbe essere il simbolo di un'entità primordiale con un corno come una tromba di sventura e rivelazione. Come nota a margine, le note musicali sono state prese da una vera partitura jazz, "So What" di Miles Davis. Ho esercitato la licenza artistica per cambiarle, però! Le linee curve dello spartito riecheggiano una concezione popolare (errata?) che la frase tedesca "Schräge Musik" ("musica inclinata" o "strana") sia un colloquialismo per "jazz".