Noi viviamo in una giungla, ogni tanto fa bene fermarsi e guardare il vortice attorno a noi.
Una DONNA DI CARTA, fragile, ma resistente, anzi resiliente. Una donna che sa guardare attraverso e oltre la giungla che la avvolge e circonda.
La mia ricerca artistica è soprattutto una indagine psicologica dell'essere donna, ma anche una indagine su me stessa.
In quanto donna sono fragile e delicata, ma nel contempo forte, determinata, resistente.
Io penso che la donna sia fragilità che respira forza, essa viene considerata come una condizione svantaggiosa, un handicap da celare, ma la fragilità fa parte della vita, ne è una delle strutture portanti.
La fragilità richiama la vera bellezza, poiché si focalizza su ciò che una persona è nella sua essenza e non su come essa appare. Forza e fragilità si manifestano nei miei dipinti anche nell'uso del supporto creativo, il cartone alveolare: fragile ma resistente, composto da più strati che lo fortificano e lo fanno respirare e nell'utilizzo di pezzi di materiale di recupero irregolari e scartati, che assemblati segnano il quadro con cicatrici e lo adornano con pezzi che simboleggiano il nostro percorso di vita.
R'esistenza.
Esistenza che resiste.