Quando ho visto per la prima volta il Palazzo Pena, mi è sembrato vibrante e motivante. Mi ci sono imbattuto mentre discutevo di arte con un amico. Era un periodo difficile, visto il picco della pandemia e tutto il resto, non potevamo uscire. Ho deciso di rendere questo luogo un ricordo di un viaggio che desideravamo ma a cui non potevamo partecipare. Ogni volta che lo vedo, mi sento come se fossi stato qui. Quest'opera d'arte è intrisa di sentimenti di calore e speranza, e sottintende come non sia sempre necessario essere in un luogo particolare per sentirli.
Ho prestato particolare attenzione ai dettagli, come se cercare di controllare ogni singola cosa qui potesse in qualche modo aiutarmi a controllare ciò che accadeva intorno a me, a rendere la vita più facile, insomma. Alla fine, con sufficiente impegno e preghiere, tutto si riunisce, lo imparo ogni singolo giorno.