Questo lavoro si basa sul concetto che ognuno ha un "bambino interiore" con una personalità diversa che è impossibile da confrontare, e che il sé di quel tempo, che è una pietra miliare, giace dormiente nei nostri ricordi.
Si dice che sia stato John Bradshaw a proporre per primo l'idea del bambino interiore.
Era un terapeuta e ha inventato il termine "bambino interiore" nel 1993 nel suo libro "Inner Child - How to Restore the Real You".
In questo momento, non c'è quasi nessuno che viva nella costante consapevolezza dei tragici eventi che accadono ancora oggi nel mondo.
Il nuovo coronavirus (COVID-19), scoppiato a Wuhan, in Cina, all'inizio di dicembre dell'anno scorso e diffusosi nel resto del mondo, ha infettato molte persone e ucciso almeno 2,69 milioni di persone nel mondo. Il bilancio delle vittime continua a salire. L'11 marzo, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che la diffusione della nuova infezione da coronavirus è equivalente a una pandemia (pandemia globale).
Molte persone hanno sperimentato la situazione "straordinaria" per la prima volta in questo periodo, e non poche persone vicine a loro sono state infettate.
La nostra vita quotidiana è stata minacciata dal nuovo coronavirus (COVID-19).
L'anno 2021 segna anche il 10° anniversario del Grande Terremoto del Giappone orientale. Gli eventi tragici, specialmente quelli vissuti da bambini, si imprimono profondamente nella nostra mente e diventano abituali.