Non molte persone in Giappone sanno che un mandala era originariamente uno spazio. Si dice che la piattaforma di terra e l'architettura emisferica del luogo sacro, che nell'antichità venivano chiamati mandala, significhino rispettivamente terra e cielo, e costituiscano lo stesso universo dello stupa indiano, che è un tumulo a forma di cupola. In questo lavoro, l'artista ha ricreato il mandala come una torre tridimensionale e ha tracciato le sue origini, esprimendo i templi e i veicoli degli antichi dei che possono essere stati il modello per la sua interpretazione. Queste macchine volanti o fortezze spaziali, chiamate principalmente vimanas, sono menzionate non solo nell'antica epica sanscrita dei Veda e in quella indù del Mahabharata e del Ramayana, ma anche nel folklore e nella letteratura di tutta l'Asia. Infatti, è certo che l'antica saggezza che è al di là della portata del moderno senso comune è stata tramandata in forme diverse negli stili architettonici e nelle credenze religiose uniche in Asia. La teoria degli antichi astronauti può essere occulta, ma l'occulto può anche essere visto in un modo più all'avanguardia attraverso lo spirito di apprendimento dal passato e l'arte, che lo rende più divertente da guardare.