L'area grafica, con i suoi meandri improvvisati e informali, dialoga con le superfici geometriche colorate.
Questo modo di disegnare "senza rete", senza prevedere il risultato finale, è molto vicino all'improvvisazione praticata dai musicisti jazz. È la musica che Patrick Piccinelli ascolta, in particolare il jazz contemporaneo dagli anni '70 a oggi.
La composizione geometrica con i suoi contorni definiti con precisione è analoga al ritmo e alla composizione in un brano di jazz. Ed è in definitiva in questa composizione, in questo ordine che l'artista disegna, con la libertà dell'improvvisatore.
Nella zona colorata, il pittore ha coperto a sinistra e a destra il blu indaco, il rosso e il blu ciano con uno strato di bianco di titanio, ammorbidendo così la composizione geometrica e lasciandola apparire.