È un dipinto che ho immaginato al ritorno dal mio lungo viaggio in Brasile, quindi poco prima dell'inizio della pandemia e creato e trasfigurato durante la stessa, fortemente autobiografica, una delle tante vite sospese ai tempi del covid-19, l' Ara macao scrutando con sguardo perplesso una ragazza che indossa una maschera oggetto altrimenti inutile in un ambiente puro e incontaminato come la foresta amazzonica, la ragazza a sua volta si interroga come metafora del senso della vita se vivere nella bellezza della natura ma con un filtro simboleggiato dalla mascherina non fa il purgatorio quello che prima della pandemia poteva essere un paradiso. Il dipinto è realizzato su tela di cotone grana fine (Pieraccini Gallery) su telaio 60x70 montato sul retro con bordo di spessore 1,5, rendendo superfluo l'utilizzo di cornice, con colori acrilici