Materiali: pittura acrilica, liquido per calligrafia, sabbia, legno di deriva, fogli olografici, resina LED, nastro per rammendo.
Tela di cotone, pannelli di legno.
▷Il concetto di "Arca della Terra".
Questa serie ha cercato di creare una visione a volo d'uccello della vita.
Viviamo essendo connessi.
Innumerevoli individui sono collegati per formare il livello gerarchico successivo. Il mondo naturale è una ripetizione di questo processo.
Si parte dalle microparticelle, che sono comuni a tutte le cose.
Poi le cellule, poi gli individui, poi le società e gli ecosistemi, e la vita esiste attraverso una serie di connessioni.
Lì il tempo scorre senza fermarsi.
La vita è come una nave che naviga nel mare dell'eternità, collegata agli altri e al mondo.
In questa serie, i motivi delle cellule → balene (individui) → mappe (società)
La serie esprime l'Arca della Vita che nuota lungo l'asse del tempo, utilizzando motivi con diversi livelli di gerarchia in parallelo.
Si dice che i giapponesi abbiano una simpatia infinita per la natura.
La natura che ci circonda, la vita che le appartiene e il senso di impermanenza che tutti subiscono spostandosi da un luogo all'altro senza fine.
Questa serie è un tentativo di esprimere i sentimenti che nutriamo nei confronti della natura e della vita fin dall'antichità.
▷Concetto di questo lavoro.
Poiché la natura si fonde con la nostra vita quotidiana, ho preso in mano le Hanafuda (carte da gioco giapponesi) Kacho Fugetsu (fiori, uccelli, venti e luna). Mi è stato detto che "akayoshi" in akashan significa "veramente buono", e il clima economico in mezzo al naufragio del mondo a causa del disastro di Corona mi ha fatto pensare che l'economia fosse brillante. Considero inoltre la riva del mare come una prima linea di collisione tra natura e civiltà, e ho espresso questa simbiosi con la natura creando una città con legni e sabbia provenienti da vari detriti della spiaggia, compresi i rifiuti. Ho anche espresso il grande mondo naturale che si trova al di fuori della percezione del corpo umano, facendo emergere dallo sfondo un foglio ologramma (gli ologrammi spettrano la luce e ci mostrano la verità che la luce del sole e la luce, percepita dall'occhio umano come luce bianca, è un insieme di colori dell'arcobaleno).
Credo che l'arte abbia l'aspetto di camminare con la storia umana e di documentare il tempo presente. Negli ultimi anni si è parlato molto degli obiettivi internazionali dell'ONU, gli SDG (Sustainable Development Goals), che rappresentano una presa di coscienza storica da parte di chi vive nel presente dei progressi compiuti dall'umanità fino ad oggi e un grande movimento per ripensare il nostro percorso verso il futuro, per il bene delle persone e del pianeta. Vogliamo registrare questa trasmissione e collegarla al futuro, per questo abbiamo inserito i colori dell'immagine degli SDGs nella rappresentazione e nei lati del flusso sanguigno, che mostra la connessione della vita.
Non c'è una cornice, ma una staffa per il montaggio a parete e una corda sono attaccate al retro.