"Da qualche tempo, il pittore Claudio Pavone sentiva questo lavoro maturare nel suo intimo ... Il risultato di questa gestazione è "Viaggio nella memoria", un astratto materico dalla trama raffinata; "L'opera va respirata", ama dire talvolta l'autore. La tavolozza appare limitata, apparentemente limitata all'uso del bianco o poco più. In verità, una vasta gamma di sfumature si dispiega allo spettatore meno frettoloso! Ecco allora compreso il titolo dell'opera, quasi una scoperta graduale, che poi si dà nella sua delicata magnificenza! "(Y.T.)