Tindari e fichi d'india

Concetto

La mia arte ha inizio nei ricordi d'infanzia, con ballerine colorate disegnate con il gesso sulla lavagna, che danzano in forme a clessidra come se fossero animate da un soffio di vita. Questi primi momenti di meraviglia hanno plasmato il mio approccio all'arte: una danza di colori e forme che si evolvono e prendono vita ogni volta che lo sguardo si posa sulle mie opere. Nella mia pratica artistica, mi sforzo di catturare l'effimero e l'eterno, l'attimo fuggente che tuttavia lascia un'impressione duratura. Le mie opere sono dinamiche, concepite per essere consumate rapidamente con gli occhi, ma con un retrogusto visivo che persiste, cambiando ed evolvendo a ogni osservazione. I colori dei miei dipinti non sono semplici pigmenti applicati alla tela, ma piuttosto un linguaggio emotivo che parla direttamente all'anima. Come Antonino Puliafico, trovo che l'energia artistica sia qualcosa di viscerale che emerge dall'interno. Non è un processo controllato, ma piuttosto un flusso spontaneo che guida la mia mano fino a quando il dipinto si dichiara completo. Uso colori ad olio e acrilici, applicati con spatole e pennelli, in un gioco di texture e toni che ricorda i movimenti fauvisti e impressionisti. La mia arte è un'esplorazione della libertà, un viaggio attraverso la mia personale percezione del mondo, dove i colori danzano e raccontano storie di emozioni, momenti, sogni. Nel mio lavoro, invito lo spettatore a fermarsi, a contemplare e a scoprire che ogni opera è un dialogo continuo tra me e il mio pubblico. Ogni opera è un invito a esplorare, a sentire, a vivere l'arte con la stessa passione e intensità con cui è stata creata. Antonino Puliafico