La serie Geometric Landscapes, a cui ho iniziato a lavorare nel 2022, raffigura paesaggi che ho visto realmente utilizzando forme geometriche. Questo lavoro è ispirato a un piccolo boschetto di bambù che ho visto a Mizuho, Tokyo. Di solito, un dipinto è il risultato dell'interazione tra l'atto pittorico dell'artista e l'atto dello spettatore che guarda il dipinto. Credo che un quadro prenda vita come tale solo quando tocca gli occhi di qualcuno. Quando pensiamo all'atto di guardare, si considera una proprietà dell'atto di guardare quando la coscienza di una persona è diretta verso qualcosa. In altre parole, l'orientamento è il primo stadio dell'atto di guardare. Il colore, la forma e lo spazio sono i componenti fondamentali di un dipinto, ma crediamo anche che alla base di questi elementi ci sia la mente umana. Per la serie Geometric Landscapes non cerco di dipingere qualcosa di socialmente speciale, ma piuttosto concentro la mia attenzione sui paesaggi della mia vita quotidiana e li scelgo come motivi quando nasce il desiderio di "dipingere questo paesaggio". Da dove nasce il desiderio di "dipingere questo paesaggio"? Forse alla base di questo desiderio ci sono quelle che io chiamo le sensazioni e le emozioni che nascono quando entro in contatto con il paesaggio. Così sia il paesaggio del mondo esterno che la coscienza all'interno dell'io individuale diventano il motivo del dipinto. Qualcuno potrebbe chiedersi: è necessario utilizzare forme geometriche? Non c'è una convinzione assoluta che le forme geometriche debbano essere utilizzate. Tuttavia, per creare un'opera in cui il mondo esterno del paesaggio e la rappresentazione mentale si sovrappongono, non basta dipingere come si vede, ma bisogna usare la geometria, una forma che è reale ma non esiste in natura, per intrecciare il mondo esterno e la rappresentazione mentale interna. Ho dipinto paesaggi utilizzando forme geometriche. La serie Geometric Landscapes è una serie di dipinti che seguono le convenzioni pittoriche dei miei sentimenti ed emozioni e dei paesaggi che vedevo. L'opera è considerata completa quando riesco a percepire qualcosa del paesaggio sulla tela.