La serie Layers of Colour, iniziata nel 2015, sviluppa dipinti che sono fenomeni puramente visivi, liberi dalla struttura dei motivi figurativi. Questa opera è la prima del 2024 e la sessantesima dell'intera serie. L'opera è stratificata, con il rosso come colore di base, ed è realizzata con la tecnica del "default layer" che Fujimoto usa per le opere più grandi. Default Layer" è il nome dato da Fujimoto al processo di pittura su un determinato motivo astratto (basato su un'immagine parziale di un'opera della serie, ad esempio) nelle prime fasi di produzione, al fine di renderlo più vivace. Se si prepara uno strato predefinito e poi si smeriglia lo schermo con strati di tocchi casuali, è facile che si arrivi a un senso di unità spontaneo, non formale, ma costante. Ecco perché questo è il metodo utilizzato nella produzione delle opere più grandi di questa serie. Il risultato è un fenomeno di colori e forme diverse che si intrecciano con il rosso come colore di base. La tela viene pre-impregnata con un accurato lavoro di fondo sia sul lato anteriore che su quello posteriore, prima di essere tesa su una tavola temporanea. Sul lato del paravento vengono applicati più di 30 strati di pittura, compresi i solidi parziali, come rappresentazione. Il paravento viene poi ricostruito smerigliando con carta vetrata resistente all'acqua e applicando acqua. Il lavoro viene completato su una tavola temporanea, che viene poi pulita e asciugata prima di essere tesa su un telaio di legno. Il paravento è liscio perché smerigliato e può essere pulito con un canovaccio. Una delle caratteristiche della pittura è quella di sfruttare appieno la sua "magia a più strati". Ho trovato un modo per farlo nel 1999, in linea con il mio desiderio, fin da quando ho iniziato a creare. Da allora, inseguo le possibilità della pittura con la tecnica e il materiale coerenti della "stratificazione e macinazione dei colori acrilici".