Kuboshima Seiichirō era un imprenditore che amava l'arte. I proventi del suo bar, della torre e di altre attività sono stati destinati all'acquisto di opere d'arte. Dopo qualche tempo, nel 1997 ha creato il Mugonkan (o "Museo senza parole") a Nagano. La sua ispirazione derivava dall'ammirazione per i giovani artisti giapponesi morti durante o subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, una tragica perdita di talenti promettenti. La missione del museo era quella di preservare il lavoro di questi artisti caduti, esponendo gli schizzi e i dipinti che avevano creato durante la scuola d'arte. Kuboshima riteneva che queste opere, pur non essendo tecnicamente raffinate, catturassero la pura passione e i sogni irrealizzati di giovani artisti che "volevano continuare a dipingere". È difficile immaginare quanto sarebbe stato diverso il mondo dell'arte giapponese se tanti talenti non fossero stati dispersi in guerra. Inizialmente Kuboshima intendeva includere le opere raccolte nel suo attuale Museo del disegno di Shinano, fondato nel 1979. Tuttavia, dopo aver riflettuto sul peso emotivo di queste opere, ha deciso di dedicare loro un museo separato. Kuboshima ha cercato personalmente i parenti di questi artisti, viaggiando spesso attraverso il Giappone per raccogliere queste opere e queste storie. Nonostante le difficoltà finanziarie e il calo dell'affluenza, Kuboshima è rimasto impegnato a onorare le memorie di questi giovani artisti. Basandosi su una fotografia che ritrae Kuboshima-san mentre si rivolge al pubblico all'apertura di uno dei suoi musei, Skyler ha astratto la scena per immaginare il curatore che si rivolge a tante tele incompiute mentre il sole inevitabilmente tramonta.