Attraverso immagini vivide e contrasti netti, "Face stealers" esprime le forze esterne che plasmano la persona, spesso a scapito dell'autentica autostima. "Face stealers" è un disegno che presenta una scena suggestiva e in qualche modo surreale. La composizione è strutturata intorno all'interazione tra le due figure e l'oggetto centrale che stanno esaminando. L'uso del colore e della forma è espressivo e astratto, con le figure e lo sfondo che si fondono per creare un senso di unità. Lo sfondo mescola colori e forme per suggerire che la scena si svolge all'interno di un bosco. Lo sfondo utilizza un mix audace ed espressivo di blu, verdi e marroni in varie texture, creando profondità e atmosfera. Le due figure maschili, i ladri di volti, sembrano allo stesso tempo parte integrante dell'ambientazione, ma in qualche modo effimere e impalpabili: sono rappresentate in modo stilizzato, con tratti esagerati e una mancanza di dettagli, soprattutto nei loro volti, che conferisce loro un aspetto ultraterreno. L'oggetto centrale che tengono in mano, una maschera blu-verde, è il punto focale dell'opera dal punto di vista tematico e compositivo: la collocazione della maschera al centro della composizione attira lo sguardo dello spettatore e crea un senso di equilibrio tra le due figure e l'oggetto che tengono in mano, formando una serie di triangoli. Ironia della sorte, la maschera è l'elemento più inquietante dell'opera, in quanto ancoraggio e disancoraggio del testimone del furto. Inoltre, la maschera è graficamente la più realisticamente rappresentata, mentre la sua presenza è il dettaglio più macabro.
Il furto e forse lo scambio di un volto con un altro suggerisce la perdita di autenticità e l'onere di conformarsi a ruoli imposti. Di conseguenza, Skyler critica efficacemente l'influenza pervasiva delle aspettative della società, esortando gli spettatori a riflettere sull'equilibrio tra conformità e identità personale.