Ritorno alla celebrità Questo disegno a matita di grafite "Sans Titre - 27-07-023" è ancora una volta un ritorno alla celebrità. Veronica Lake è stato l'ultimo della serie. Lulu la considero una serie e un mondo a sé stante. Naturalmente è anche una star. Audrey invece l'ho disegnata solo una volta, quasi dieci anni fa. In effetti, è uno di quei disegni con cui ho iniziato la mia nuova rivoluzione cubista. Non crede che fosse giunto il momento di fare un altro ritratto di lei? Il mio stile cubista si è evoluto nel corso degli anni. Vediamo cosa può fare questa volta il mio stile rotondista. Forme e idee In qualche modo ultimamente continuo a tornare a questa visione quasi nebulosa di mantenere le cose soffici e ariose. Credo di essere riuscito a farlo (o a mantenerlo) nel mio disegno di Veronika. Sicuramente ho già descritto questa sensazione un paio di volte. È una qualità per la quale ho sempre onorato Cézanne. La riassumo brevemente per coloro che non hanno letto le precedenti dichiarazioni d'arte sull'argomento. La trasparenza e le forme incompiute le considero una sorta di inizio di una discussione aperta con gli spettatori. Devono completarle nella loro mente. La mia teoria implica una definizione più completa di ciò che è la realtà, forse qualcosa di più significativo. Le cose con un nome non sono altro che forme. Completandole a metà, si scatena una maggiore immaginazione, perché la realtà è fondamentalmente questo. Aereo e aperto Di conseguenza, è la nascita di una sorta di überrealismo, ben oltre la misura del fotorealismo. Mostrando meno, c'è più immaginazione e quindi più di quello che si vede. Per quanto riguarda la rappresentazione in sé, inizialmente non sapevo cosa fare con il dolcevita che indossa. Avevo paura di tratteggiare l'abbigliamento fino a renderlo completamente nero e di fare lo stesso con i capelli. In questo modo entrambe le strutture sarebbero apparse grumose. Perciò ho mantenuto le forme aperte e ho reso tutte le forme solo parzialmente scure. Per farla comunicare con lo spazio negativo bianco ho mantenuto le forme aperte. Il risultato è che si ha la sensazione di viaggiare attraverso di lei, trovando entrate e uscite attraverso l'intero foglio. My Fair Lady Personalmente, spero che le forme vorticose e diritte dicano segretamente qualcosa di essenziale su My Fair Lady. A proposito, sapevate che è per metà olandese? Come connazionale ne sono orgoglioso. Ho visto un paio di interviste con lei e parla perfettamente la nostra lingua. Il suo accento, però, sembra antiquato. Proprio come si parlava negli anni Cinquanta o come parla ancora la nostra ex regina Beatrice. Guardando le sue foto, però, sembra così giovane. Come se quelle foto fossero state scattate solo ieri. È la prova che tutte le cose passano così in fretta. Solo i dipinti e i disegni durano un po' di più, resti di epoche passate. Così Audrey vive ancora un po', ma ora siete voi osservatori a crearla. Matita di grafite (Faber Castell Pitt Graphite Matt pencil 14B) disegno su carta Fabriano Ingres (21 x 29,7 x 0,1 cm) Artista: Corné Akkers