Ancora una volta
Di tanto in tanto ho di nuovo quella sensazione di prurito che mi fa venire voglia di passare al rotondismo. L'ultimo con questo titolo l'ho fatto sei mesi fa. In mezzo ci sono un paio di disegni di Geesje Kwak e Risque. Dopo l'ultimo, terribile, pensavo di aver chiuso con quello stile. Mai dire mai più è quello che sperimento come artista, più e più volte. Ora vedo che l'unica cosa che devo fare è lasciar perdere a volte. Fare qualcos'altro invece. Pensare e pianificare in serie mi ha costretto ad abbandonare uno stile o una serie di successo, per poter crescere. Chissà cosa può portare la marea dopo un po'.
Un'immagine che spacca
L'amore per le texture dei kimono (Geesje) e delle pellicce (Risque) mi ha portato a nuove intuizioni. È stato quando ho visto questa incredibile foto degli anni '30 che passava all'improvviso. Sembrava che l'opportunità fosse troppo buona per lasciarla passare. Come l'ultima volta non ho capito il nome del fotografo. Lo ringrazio di cuore per il gioco di luci e ombre. Non è difficile immaginare da dove Tamara de Lempicka abbia tratto ispirazione. L'estrema larghezza di banda tonale fa apparire tutto conale. Le forme si astraggono automaticamente, anche grazie alla pesante fonte di luce proveniente da sinistra. Brilla proprio attraverso il corpo, illuminando solo una piccola parte della parte inferiore destra del braccio, per esempio. Queste cose sono come gemme artistiche che aspettano di essere colte da me.
Affari pelosi
Il livello di astrazione non differisce molto dalla foto di riferimento. Era una foto a bassa risoluzione. Ho semplicemente esagerato alcuni tratti e li ho affettati in modo rotondeggiante. I capelli sono tipici della De Lempicka e avevo in mente 'The Sleeping Girl (Kizette)' quando ho disegnato i capelli in questo.
Disegno a matita di grafite (Sakura 0,5 mm, Pentel 4B) su carta Talens Bristol (21 x 29,7 x 0,1 cm) - formato A4)
Artista: Corné Akkers