Castelli e condomini, i potenti e i ricchi hanno sempre vissuto in alto. Non così in alto come il sole, però. La stessa storia è raccontata dalla grande forma marrone intenso in primo piano a sinistra, che suggerisce le rovine di un castello. L'accostamento tra grattacieli moderni e un castello giapponese (sul modello del castello sumpu di Tokugawa Ieyasu, alto 14 piani) crea un contrasto tra architetture contemporanee e storiche. La composizione è equilibrata ma dinamica, con una tavolozza di colori vivaci e contrastanti utilizzati nella grafica.
I grattacieli moderni sulla sinistra sono rappresentati con una miscela di tonalità luminose al neon, tra cui blu, rosa e verde, che conferiscono loro un aspetto vibrante e quasi ultraterreno.
Al contrario, il castello tradizionale sulla destra impiega tonalità più calde e terrose, come i marroni, i rossi e gli ori, che danno una sensazione di calore e antichità.
Il cielo è caratterizzato da un gradiente che va dal blu intenso a un giallo brillante vicino all'orizzonte, suggerendo l'alba o il tramonto, aggiungendo una profondità atmosferica all'opera. La luce è impiegata in modo drammatico in quest'opera. L'effetto luminoso dei grattacieli suggerisce un'illuminazione interna, indicativa della loro natura moderna e tecnologica. Il castello, al contrario, sembra essere illuminato da fonti di luce esterne, forse da un sole che tramonta o sorge, sottolineando il suo contesto storico e naturale. L'uso di luci e ombre crea un effetto tridimensionale che aumenta la profondità visiva dell'opera.