L'opera di Skyler invita gli spettatori a contemplare le esperienze individuali e collettive di conflitto, memoria e innocenza all'interno di un paesaggio visivamente complesso ed emotivamente evocativo. L'opera combina un'attenzione agli aspetti personali ed emotivi, come i ricordi frammentati e la perdita dell'innocenza, con questioni sociali più ampie come la guerra e il degrado ambientale. Questi aspetti, apparentemente contraddittori, vengono colmati attraverso l'uso di oggetti simbolici e immagini surreali, consentendo agli spettatori di considerare le esperienze individuali e collettive di conflitto, memoria e responsabilità. La natura disarticolata della composizione e gli oggetti sparsi, come la cima storta e il palo del telefono con i cavi abbattuti, rappresentano ricordi frammentati, soprattutto di eventi traumatici. I colori pastello dello sfondo rappresentano l'innocenza e la calma, mentre le macchie scure e le chiazze rosse simboleggiano il pericolo e la violenza, rafforzando la giustapposizione tematica. Le diverse texture, dalle aree lisce alle pennellate spesse e impastate, aggiungono profondità ed enfatizzano l'atmosfera turbolenta. L'opera impiega anche proporzioni surreali, con piccoli oggetti simili a giocattoli contrapposti a un cielo vasto ed espressivo, sottolineando l'impatto schiacciante del conflitto fisico o psicologico. La forma nera in alto al centro-destra sembra una nuvola scura o un fumo, che evoca un senso di presagio o di distruzione, con un clown che vi si appoggia compiaciuto. Questa giustapposizione suggerisce l'assurdità o la negazione della realtà di fronte alla distruzione o al trauma. Il bambino, coperto di fuliggine e con in mano una tazza di caffè, rappresenta l'innocenza toccata dalle difficoltà, evidenziando il contrasto tra l'innocenza della gioventù e la durezza della realtà. Sul lato destro, la rosa rossa con il centro blu contrasta la nuvola scura, rappresentando potenzialmente la linfa vitale e la resilienza nonostante la fragilità. Simboleggia la possibilità di ricostruire una memoria più completa finché si sopravvive.