"(L)ow beer buzz" esplora la sensazione di euforia. Fa sentire le nostre vite deliziose, ma funziona colorando il mondo un po' fuori dalle righe. D'altra parte, "niente in eccesso" era una delle tre grandi massime del tempio di Apollo a Delfi, che suggeriva che qualsiasi stimolante, sia esso alcol, sesso, musica o persino potere politico, è meglio goderlo entro i limiti del nostro controllo.
L'euforia da birra bassa simboleggia uno stato di benessere che semplifica la nostra ricerca di soddisfazione, ma di solito è innocua. Ma è difficile da mantenere. Se si sbaglia il momento e la birra successiva, o qualunque sia l'intossicante, ci porta a un salto mortale: uno stato fuori controllo o uno stato depressivo di "discesa".
È sorprendente che la tendenza alla dipendenza, il bisogno di provare il piacere di un intossicante, spesso in dosi sempre maggiori, sia stata innestata dall'evoluzione. Ma la cultura dei cacciatori-raccoglitori ha preceduto l'attenta vita agricola e l'imperativo "prendi finché puoi", anche quando è troppo, ci è rimasto impresso.