"The Last Mask" è una stampa fine art di Inna Etuvgi, nota anche come My Psychedelic Garden.
Quest'opera d'arte rappresenta una miscela perfetta di fotografia e arte digitale potenziata dall'intelligenza artificiale, che porta avanti l'esplorazione dello spazio interiore da parte dell'autrice, un tema centrale nella sua fotografia macro delle gocce di rugiada. Così come quelle fotografie catturano l'idea di "me" in un ambito astratto, quest'opera d'arte si spinge più in profondità, esaminando la personalità umana come parte integrante della società. Nata dalla fotografia macro delle gocce di rugiada e arricchita da suggerimenti testuali, quest'opera rappresenta il viaggio verso l'interno, oltre la miriade di maschere sociali, fino al nucleo del proprio essere. "Esiste l'ultima maschera? Cosa troveremmo se togliessimo l'ultimo strato?" I ruoli sociali sono interfacce, canali di comunicazione con il mondo esterno. Alcuni ruoli li scegliamo noi, altri ci vengono impressi dagli istinti primordiali. Nei momenti di solitudine, quando agiamo in base alle nostre intenzioni più profonde, ci troviamo di fronte alla domanda essenziale: "The Last Mask" ci invita a contemplare l'essenza di noi stessi e a guardarci dentro, oltre le facciate che presentiamo al mondo. Sfida lo spettatore a esplorare ciò che si cela sotto, a cercare la verità fondamentale nascosta dietro l'ultima maschera e a rivelare la personalità pura che rimane quando tutti i travestimenti vengono eliminati. LA STAMPA: Stampa giclée su carta fotografica Canson Baryta di qualità museale + COA L'opera è stampata in edizione limitata in alcuni formati; questa particolare offerta riguarda il formato Medium con un'immagine di 40x40 cm, stampata in edizione limitata di 9 copie.
La stampa è firmata, numerata e stampata dall'autore. SULL'AUTORE: Inna Etuvgi, proveniente dalle coste russe dell'Artico, mette in luce il suo background tecnico come fotografa d'arte svedese. Il suo percorso artistico è iniziato nel 2020 e nel 2022 ha ottenuto il riconoscimento di finalista al Premio Arte Laguna 16. Nel 2023 ha ricevuto un'onorificenza per il suo lavoro. Nel 2023 ha ricevuto un'onorificenza dal Comitato svedese per le sovvenzioni alle arti. Le opere di Etuvgi sono presenti nel volume "Photography in the Visual Culture" 22/23. Affrontando la vita con l'afantasia, la mente di Inna non visualizza, ma pulsa di concetti, emozioni e sensazioni vivide. Usa la macchina fotografica non solo per esplorare il mondo, ma anche per esternare i suoi paesaggi mentali unici, rendendoli visibili.
Il critico d'arte Tabish Khan dice dell'arte di Inna: "il suo lavoro consiste nel trasportarci in altri mondi, sia reali che immaginari, ma sempre in armonia con la natura. Può avere una mente cieca alla visualizzazione, ma ha occhi e una macchina fotografica che catturano la bellezza dei mondi che il resto di noi spesso trascura e dà per scontati".