YU YAMAUCHI

Ero solito immaginare questo mondo bandito in cui tutto è interconnesso e l'atto della fotografia è un prodotto di questa interconnessione. Tuttavia, l'esperienza di trascorrere il 600° giorno in una baita sul monte Fuji è stata qualcosa di speciale. Ho imparato che questo mondo è in realtà costitui...

Ero solito immaginare questo mondo bandito in cui tutto è interconnesso e l'atto della fotografia è un prodotto di questa interconnessione. Tuttavia, l'esperienza di trascorrere il 600° giorno in una baita sul monte Fuji è stata qualcosa di speciale. Ho imparato che questo mondo è in realtà costituito da un rapporto olistico e onnicomprensivo che include relazioni reciproche. Come i fenomeni sciamanici, la fotografia mi ha mostrato un mondo che va oltre la mia coscienza. È in questo contesto che è nato il lavoro Dawn Dawn. In seguito mi sono trasferita sulle montagne di Yakatake, nella prefettura di Nagano, e ho trascorso cinque anni in Mongolia e nove anni sull'isola di Yakushima. Volevamo conoscere la forma e la struttura di questo mondo che potevamo vedere stando in mezzo alla natura. Ho anche imparato come viviamo una realtà relativa in un mondo assoluto. Le opere Planet PLANET e Nature JINEN me lo hanno insegnato. Poiché la nostra stessa coscienza può rendere il mondo sia scuro che chiaro, possiamo esistere nella sua proiezione. Si riflette sempre come realtà in un infinito che trascende il tempo e lo spazio, la verità e la finzione. Che siamo qui ora. E dove siamo? Viviamo in un mondo fantastico e magnifico. La fotografia ci conduce sempre ad esso. Con questa aspettativa, il mio viaggio continua oggi. Yuu Yamauchi